Sfiducia presentata dalla PDL al Sindaco Zaccaro: l'Italia dei valori si astiene dal voto

Intervento del consigliere comunale Giovanni Addario nel consiglio comunale del 02/02/10 inerente la richiesta di sfiducia, presentata dalla PDL, al Sindaco di Andria
Redazione 03 Febbraio 2010 notizie 974
Sfiducia presentata dalla PDL al Sindaco Zaccaro: l'Italia dei valori si astiene dal voto


L'Italia dei Valori è presente in questo consesso da pochi mesi, non ha alcun incarico assessorile o di altra natura in questa amministrazione, ma nonostante ciò in questi mesi abbiamo votato quei provvedimenti che ci sembravano utili alla città. Ad esempio il via libera definitivo al progetto di completamento ed adeguamento dell'immobile di via indipendenza da adibire a sede della questura e della polizia stradale, l'approvazione della nuova bozza di statuto della andria multiservice spa che ha dato tranquillità ai suoi lavoratori, la costituzione del gruppo di azione locale "le citta di castel del monte" che convoglieranno nel nostro territorio un bel po di euro. Ci siamo assunti, senza nulla chiedere, la responsabilità di votare questi e altri provvedimenti. Abbiamo pensato nel nostro piccolo di poter offrire alla maggioranza e all'amministrazione un contributo fatto di leale collaborazione nella speranza di poter ricondurre in un ambito di ragionevole confronto, i contrasti i toni aspri usati dai due attori in campo, di cui avevamo letto sulla stampa tra il Sindaco PD e il Partito del PD,e delle vicendevoli recriminazioni rese a mezzo stampa, infarcite di accuse e allusioni su comportamenti o atti assunti da componenti della maggioranza, che si faceva intendere portassero verso "Trani" nel senso di tribunale. Tanto era forte il contrasto da determinare per ben due volte le dimissioni del sindaco, ed una terza mi pare paventata, non c'è due senza tre..., gli altri attori del centrosinistra sostanzialmente silenti.

Risultato lo stato di confusione che regnava e mi pare regni ancora oggi nel partito democratico ha portato l'Italia dei Valori ad una riflessione circa l'esistente quadro politico e le possibili soluzioni per ridare smalto e credibilità ad una politica di centrosinistra in città che deve necessariamente guardare alle nuove generazioni, e al nuovo riformismo che deve liberarsi dei vecchi arnesi ideologici per ricercare una nuova e proficua interazione con l'economia globale, che se da un lato, fornisce al mercato i prodotti piu svariati a prezzi concorrenziali, d'altro verso sposta la qualità dei diritti e la dignità del lavoro nel mondo occidentale verso il basso. Ma ritorniamo a noi, delle motivazioni vere di questi contrasti nulla abbiamo capito,tranne che a termine di statuto del PD il Sindaco uscente scioglie la riserva circa una sua ricandidatura, nel nostro caso entro il 15 settembre del 2009, art 4 comma 2 del regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali del PD. Il Sindaco non ha sciolto la riserva, il PD lacerato al suo interno non ha la forza di decidere nulla. La riflessione a cui accennavo prima ci porta a una prima conclusione non è possibile riproporre la stessa squadra pena il decadimento del centro sinistra. Gli elettori non capirebbero.

Da qui l'idea di ricomporre il quadro attraverso lo svolgimento di primarie a cui partecipassero tutti e sottolineo tutti, per individuare una candidatura condivisa da tutte le parti in causa, ma dopo una prima sottoscrizione unanime del regolamento delle primarie, si sono verificati dei distinguo o non partecipazione alle stesse, tanto da svuotare il senso stesso cioè un candidato, a questo proposito voglio precisare che quelle tenute non sono state le primarie del centrosinistra, ma solo primarie di una parte della sinistra. Ecco perchè abbiamo deciso di non adagiarci nella comoda nave che tutti vuole tenere nelle solite ambiguità nei conflitti non risolti, tanto la rotta è quella, ma noi intravvediamo su quella rotta grandi iceberg, tanto che se non si cambia rotta è probabile la nave affonda.

Non vogliamo affondare, per questo con convinzione proponiamo la candidatura della prima donna sindaco di andria Giovanna Bruno, conoscitrice dei problemi della nostra città perchè ci vive tutti i giorni, ci ha messo la passione nel breve periodo in cui è stata assessore ai lavori pubblici, sa interpretare il nuovo che si manifesta in tanti modi e che può dare tanto alla nostra comunità cittadina, valorizzando i giovani vera forza della nostra società, ma sopratutto ne apprezziamo la freschezza la sensibilità la preparazione la determinazione, tanto da rappresentare, secondo noi, la vera unica novità politica della nostra città. La conclusione politica di questo intervento è che il sindaco pd e il suo pd con le loro convulsioni politiche non risolte, non possono chiederci di immolarci alla loro sconclusionata confusione. Noi ci rivolgiamo all'elettorato con le idee chiare vogliamo eletta la prima donna sindaco di Andria su questa grande novità di forma e di sostanza chiederemo il consenso dei cittadini di Andria.Riguardo la mozione di sfiducia, ormai a neanche due mesi dalle elezioni, cosa dire, la dignità degli uni e degli altri contendenti avrebbe richiesto una assunzione di responsabilità in altri tempi, ma evidentemente parliamo di chiacchieroni o cantastorie che dir si voglia, non usi a lasciare la comoda imbottitura.L'Italia dei valori si astiene dal voto.

Giovanni Addario

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