Questione rifiuti ad Andria

Intervento Italia dei Valori
Redazione 22 Giugno 2010 notizie 961
Questione rifiuti ad Andria


Era il mese di Febbraio di quest’anno proprio durante la campagna elettorale, quando il Capogruppo Provinciale Pdl, ora Assessore Comunale nella Giunta di centro-destra della nostra città (con delega nei seguenti settori: Affari generali; Risorse umane; Rapporti con gli altri Enti; Patrimonio; Reti Infrastrutturali; Manutenzioni; Edilizia Popolare; Arredo urbano ), denunciava l’emergenza rifiuti “situazione pericolosa per l’incolumità pubblica”. Riporto qui di seguito l’articolo su bat24ore.it il 15 Febbraio per rinfrescare la memoria:

Basta vogliamo una città pulita! E’ questo lo slogan che i cittadini andriesi da tempo affermano con forza e che, alla luce dell’emergenza rifiuti che sta interessando la città di Andria negli ultimi mesi, ha assunto valore ancor più pregnante, in considerazione del pregiudizio che la situazione attuale di smaltimento rifiuti rappresenta per la salubrità dell’ambiente e l’incolumità dei cittadini.

Sarà in grado la nuova ditta AIMERI AMBIRNTE S.r.l , subentrata alla MANUTENCOOP SERVIZI AMBIENTALI , di risolvere una situazione già carente sotto il profilo della funzionalità del servizio di raccolta e smaltimento R.S.U.?

Tale carenza è stata già lamentata dal sottoscritto con una interpellanza consigliare in data 01/02/2005. A tale interpellanza ha fatto seguito la nota dell’ufficio comunale preposto che, ad oggi, non ha ancora esaurientemente fugato i dubbi sollevati, anzi, soprattutto in merito allo smaltimento del rifiuto umido che non avviene, al numero e all’efficienza dei pochi mezzi rimasti non perfettamente funzionanti ed in totale stato di abbandono, ai pochi cassonetti presenti in città che dovrebbero raccogliere il r.s.u. , l’umido e la differenziata che sono rotti e non vengono da mesi lavati, alla disinfestazione annunciata tante volte e mai eseguita esattamente dal mese di novembre 2009, al numero effettivo dei dipendenti che non corrisponde a quello previsto in organico e che era un requisito importante e determinante dell’offerta per l’affidamento del servizio.

Forse è appena il caso di ricordare a noi tutti che queste piccole circostanze incidono pesantemente nelle tasche dei contribuenti andriesi. A ciò si aggiunga, purtroppo, l’immobilismo degli uffici comunali preposti che non hanno mai messo in atto, non solo soluzioni intese ad arginare il degrado cui stiamo assistendo, ma soprattutto non eseguono le previste verifiche contrattuali nei confronti della ditta che gestisce il servizio di raccolta R.S.U. (le stesse lamentele presentate durante lo sciopero di qualche anno fa nientedimeno che dagli operai della Manutencoop, anziché dal Comune di Andria).

A questo punto c’è da chiedersi quali siano state all’epoca le ragioni dello sciopero.

Da notizie assunte, ho verificato che lo sciopero verteva:

. sulla richiesta dei lavoratori del rispetto della norma contrattuale stipulata con il Comune di Andria in fase di aggiudicazione definitiva che prevedeva l’assunzione da parte della Manutencoop Soc. Coop a r.l. di numero novanta operatori ecologici a tempo pieno (ore 6,15 giornaliere) e 4 operatori ecologici per sei mesi all’anno. Invece, sembra che, dall’inizio dell’operatività del servizio a tutt’oggi, la ditta appaltatrice abbia effettuato solo assunzioni a tempo parziale e l’organico sia stato sempre sotto dotato rispetto all’offerta di gara:

. agli attuali automezzi utilizzati per l’espletamento dell’intero servizio, che sembrano non essere non solo di prima immatricolazione e in numero esatto, rispetto all’offerta di gara, ma addirittura quelli utilizzati non perfettamente funzionanti molti dei quali abbandonati in attesa di essere portati allo sfascio; mezzi operanti in altri comuni e pagati dai cittadini andriesi;

. agli operai in servizio presso le isole ecologiche.

Chiaramente, tali inadempienze depongono ancora oggi negativamente a favore dell’espletamento del servizio e, come già detto, i risultati negativi balzano immediatamente agli occhi di tutti. Di fronte a questa situazione di inadempienze contrattuali, perché non si sono mai applicate le sanzioni previste dal contratto stipulato con la ditta?

Urgono soluzioni drastiche, soprattutto adesso che siamo in piena emergenza. Occorrono progetti seri che assicurino al cittadino il rispetto democratico dei propri diritti, quale quello alla salute ed alla salubrità del contesto civile in cui vive, anche in considerazione della consistente cifra di € 4.300.000,00 oltre I.V.A (iniziale) che la Civica Amministrazione sborsa annualmente, a cui bisogna aggiungere € 400.000,00 di aumento (sicuramente lievitata nel corso degli anni), oltre l’I.V.A , chiesti ed ottenuti dalla Manutencoop per garantire il funzionamento di un servizio primario che, in effetti, sono i cittadini andriesi a pagare.

Oltretutto, la tassa sui rifiuti che la nostra collettività attualmente paga risulta essere non proporzionale rispetto ad un servizio qualitativamente carente che, sinceramente, non soddisfa affatto le aspettative della cittadinanza.

Pertanto, al fine di conoscere la reale situazione dell’annoso problema che, come si diceva, provoca danni economici e pregiudica la salute pubblica, il sottoscritto, anche a nome dei cittadini che lo hanno delegato a rappresentarlo in Consiglio Comunale, chiede di conoscere:

1. Se è vero che perdura quanto lamentato dal personale dipendente della Manutencoop Soc. Coop a r.l. ora Aimeri Ambiente S.r.l , durante lo sciopero del 16/5/2005, e cioè:

a) Il mancato rispetto della norma contrattuale stipulata con il Comune di Andria in fase di aggiudicazione definitiva del Servizio di Igiene Urbana e Complementari, che prevede l’assunzione da parte della Manutencoop Soc. Coop a r.l. di numero novanta operatori ecologici a tempo indeterminato e 4 operatori ecologici per sei mesi all’anno;

b) Che dall’inizio dell’operatività del servizio, la ditta appaltatrice abbia effettuato solo assunzioni a tempo parziale e l’organico sia stato sempre sotto dotato rispetto all’offerta di gara;

c) Che gli attuali automezzi utilizzati per l’espletamento dell’intero servizio, sembrano non solo mai essere stati di prima immatricolazione, rispetto all’offerta di gara, ma che molti degli stessi oggi sono fermi in cantiere in attesa di essere demoliti e quei pochi funzionanti impiegati per la raccolta e smaltimento in altre città.

2. Se l’aggiornamento ISTAT richiesto ed ottenuto dalla ditta gestore del servizio è adeguato e legittimo, rispetto sia alla effettiva consistenza dell’organico e alle ore lavorative effettivamente svolte dagli operai che alla consistenza quantitativa e qualitativa del parco automezzi e dei contenitori per la raccolta dei r.s.u. attualmente in dotazione della medesima ditta;

3. Se sin dall’inizio dell’operatività del Servizio di Igiene Urbana e Complementari, la ditta appaltatrice “Manutencoop Soc. Coop a r. l.” ora “Aimeri Ambiente S.r.l.” , ha effettuato solo assunzioni a tempo parziale e l’organico sia stato sempre sotto dotato rispetto all’offerta in gara;

4. Se l’ufficio comunale preposto ha eseguito le previste verifiche contrattuali nei confronti della ditta che gestisce il servizio di raccolta R.S.U. e se, di fronte a situazioni di inadempienza contrattuale, ha applicato le sanzioni di cui al contratto stipulato con la ditta, che prevede anche la rescissione del contratto;

5. Se l’Amministrazione Comunale è a conoscenza quanto da tempo segnalato da privati cittadini, e cioè che lo smaltimento dei rifiuti dell’umido, anziché in apposite e speciali discariche, avviene nella discarica pubblica di Andria – località San Nicola la Guardia, specifica solo per lo smaltimento dei R.S.U. ;

6. Se lo smaltimento del rifiuto umido può essere effettuato anche in discarica pubblica idonea al solo smaltimento R.S.U. , senza che lo stesso comprometta la salubrità dell’ambiente (inquinamento ambientale, del sottosuolo e delle falde acquifere);

7. Perché non viene effettuata una verifica sull’effettivo lavaggio e contestuale disinfestazione dei cassonetti in uso, considerato che i liquami maleodoranti dell’umido, riversandosi nella pubblica via, oltre ad arrecare disagio ai cittadini, diventano sicuro pericolo per l’incolumità pubblica.


Ora che il centro-destra è “finalmente” la maggioranza in questa città, così come da loro auspicato fortemente, ci chiediamo e Le chiediamo, il Responsabile della gestione Risorse Umane è lasciato libero di lavorare oppure subisce delle pressioni??? Come si sta muovendo l’Amministrazione Comunale per risolvere quanto prima l’annoso problema dei rifiuti???

Attendiamo al più presto una risposta esauriente e veritiera.

Il Coordinamento Cittadino IDV Andria

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