Vincenzo Antolini (PD), lettera aperta al centrosinistra andriese

Necessario costruire una proposta politica capace di porre un argine definitivo alla deriva populista
Redazione 30 Agosto 2010 notizie 1020
Vincenzo Antolini (PD), lettera aperta al centrosinistra andriese


La sfida lanciata da Bersani a livello nazionale di attrezzare una nuova alleanza democratica che porti finalmente il paese fuori dal regime burlusconista, non può e non deve trovare i territori impreparati. Anche nella città di Andria il Partito Democratico intende da subito attivarsi per costruire una proposta politica capace di coinvolgere tutte quelle energie positive che nel solco dei valori costituzionali intendano porre un argine definitivo alla deriva populista, che calpesta la carta costituzionale e che, ossessionata dall’impunità per il proprio leader, ha fatto a pezzi il nostro amato paese, non usando il consenso per governare ma il governo per ottenere consenso.

Nel caso in cui la frattura nel centrodestra a livello nazionale, tra coloro che obbediscono al capo-padrone Berlusconi e coloro che invece vorrebbero darsi un progetto di destra di stampo europeo, sarà certificata in parlamento, dopo che per mesi sono volati gli stracci, riteniamo che prima di indire nuove elezioni sia necessario affrontare le emergenze sociali e soprattutto ridare al popolo la sovranità di scegliersi i propri parlamentari con una nuova legge elettorale.

A livello cittadino siamo certi che non tarderanno a presentare il conto tutti coloro che sono stati illusi in campagna elettorale dalla triade Giorgino, Fucci, Marmo. A cominciare da coloro che avevano riposto nell’attuazione della Zona Franca una prospettiva di crescita del tessuto sociale, e che l’hanno visto cancellata nel silenzio della nuova amministrazione ogni forma di fiscalità di vantaggio, che prima era stata sbandierata dal parlamentare andriese del Pdl come se fosse una sua “creatura”.

Anche i primi mesi di amministrazione di destra, pur propagandando il cambiamento, di fatto hanno dimostrato l’incapacità di assumere iniziative di rilievo e si riscontra il tentativo di accapararsi i meriti della programmazione degli anni precedenti (Pirp, Tangenziale, Officina San Domenico solo per fare alcuni esempi). Intanto é già in atto l’assalto alla diligenza del bilancio comunale (consulenti esterni, staff del sindaco, manifestazioni pesudo-culturali), mentre su alcuni temi importanti, gestione dei rifiuti e dell’igiene pubblica e mercato settimanale su tutti, si stanno peggiorando le situazioni ereditate.

Per queste ragioni, non possiamo certo rimandare oltre l’avvio di un percorso politico locale con tutti coloro che sono interessati al laboratorio politico e culturale di un nuovo centro-sinistra, non certo per ricercare leadership di facciata ma per formare una classe dirigente rinnovata capace di entusiasmarsi e di trasmettere la voglia di impegno ai tanti nostri compagni di viaggio delusi dalle ultime vicissitudini cittadine. Il punto non è avere un leader, ma saper mobilitare tutte le forze progressiste, far sentire ogni attivista protagonista. Le leadership cittadine del centro-sinistra sapranno farsi riconoscere nel tempo e lo strumento delle primarie dovrà essere utilizzato in maniera opportuna, per dare l’opportunità al nostro elettorato di scegliersi il leader migliore.

Un pezzo di questo percorso all’interno del Pd lo abbiamo tracciato nel nostro congresso di Giugno e, con settembre alle porte, invitiamo tutte le forze di opposizione al centrodestra, sia quelle presenti in consiglio comunale sia quelle che non vi sono rappresentate, a costituire un tavolo di coordinamento, che possa rappresentare il laboratorio cittadino per la costruzione di nuove organiche alleanze che mettano al centro i grandi temi del Paese e del Territorio a partire dalla questione morale, dallo sviluppo sostenibile e dalla green-economy, dal diritto alla salute, da una nuova idea di wellfare, dai giovani, dalle famiglie, dal turismo, dall’agricoltura e che sappia interloquire con il nostro governo della Regione Puglia.

Il divario di forze in campo, sia in termini di accesso ai gangli dell’informazione che in termini di capacità di “investire” denaro nella politica, impone percorsi di radicamento nel territorio per portare casa per casa una proposta politica capace di dare orizzonti nuovi al nostro Paese e ridare credibilità alla politica e speranza alle nuove generazioni. E’ questa la sfida che lanciamo a noi stessi ed ai nostri potenziali alleati.

Vincenzo Antolini
Segretario Partito Democratico di Andria

Link utili

Articoli recenti

Blog Archive