Vincenzo Santovito (Presidente LAC): su BAT Magazine si (pre)occupano di me

In un articolo senza firma qualcuno infierisce sulla mia dignità personale
Redazione 11 Agosto 2011 notizie 1026


Che il giorno giovedì 21 luglio 2011 dovesse passare alla storia democratica della città di Andria non avevo dubbi. Vedere in Piazza Municipio migliaia di cittadini, uomini, donne e ragazzi protestare civilmente contro una delle tante decisioni ingiuste e vessatorie che politici poco accorti e poco propensi al dialogo assumono senza rendersi conto dei risvolti, anche sociali, è stata una scena che non sarà facile dimenticare così come non la dimenticheranno coloro che tra la gente ci vivono solo in campagna elettorale per poi barricarsi, protetti, nelle mura sicure dei Palazzi del Potere.

Quel giorno, in piazza c’era la gente vera ed è stato inutile il tentativo di criminalizzare in modo generalizzato la manifestazione pacifica solo per l’atteggiamento istintivo di quale che manifestante che comunque sarebbe stato facilmente identificabile, visto che le telecamere della Polizia di Stato non si sono mai spente sui manifestanti.

Quella manifestazione era e rimane l’esercizio di un democratico dissenso, anche politico, rispetto alla decisione di aumentare indiscriminatamente di quasi il 50% la Tassa Rifiuti per l’anno 2011 per non meglio precisate finalità.

E’ vero. Io sono stato orgogliosamente l’organizzatore di quella manifestazione del 21 luglio e, anche questa volta, l’ho fatto rispettando tutte le prescrizioni di legge e assumendomi oltre misura responsabilità che altri avrebbero dovuto assumere su se stessi molto tempo prima, senza attendere che la Società Civile sopperisse al “vuoto”.

Per caso leggo sul numero 08 del periodico “BAT MAGAZINE”, diretto dal dott. Antonio Turi, un articolo che si (pre)occupa della mia persona e della mia condizione fiscale rispetto ai tributi comunali.

Con leggerezza ed incomprensibile desiderio di infierire oltremodo sulla mia dignità personale, leggo nell’articolo che qualcuno non ha neanche avuto il coraggio di firmare, intitolato “PROTESTE TARSU: a guidarle evasori totali”, quanto segue: “Sorpresa delle sorprese: a guidare la marcia anti Tarsu sono, tra gli altri, due evasori totali. Secondo gli atti del competente ufficio Vincenzo Santovito, guida della LAC, non paga la Tarsu dal 2001. Su un debito di 7.514,77 euro ha pagato solo 1.460,00 e sono andati in prescrizione gli anni 2001-2002-2003 e 2004. Lo supera Carnicelli Pietro del Comitato San valentino: lui nemmeno un acconto. Dal 2001 al 2010 nessun euro dei 1.094,86 a suo debito. A questi signori non importa che la Tarsu aumenti o diminuisca o venga rateizzata. tanto loro non l’hanno mai pagata! Che esempio è il loro? Solo cattivi maestri: per questo le Associazioni che hanno chiesto rispetto della legalità e lotta all’evasione hanno ragione da vendere. Sono la maggioranza silenziosa di sempre: paga e rispetta la norma. Ma Santovito e Carnicelli allora che c’azzeccano?”

Egregio Direttore Turi,
Lei ed i Suoi collaboratori può tranquillamente esprimere come vuole il Suo pensiero, la Sua appartenenza e le Sue opinioni ma non Le consento di parlare della mia persona in maniera impropria.

A proposito di quella che Lei o il giornalista fantasma che non si firma definisce “evasore totale”, riferendosi al sottoscritto, è tutto da verificare. Il sottoscritto ha sempre contestato le modalità applicative da parte del Comune della Tassa Rifiuti e lo ha fatto ritenendo giusto il proprio operato in quanto già da oltre dieci anni ha contestato quella norma, manifestando pubblicamente presso il Municipio di Andria i cui Amministratori Comunali chiedevano, e continuano a chiedere al sottoscritto, somme assurde che equivalgono a oltre due mensilità di pensione. Nell’anno 2007 il sottoscritto ha regolarmente protocollato in data 13 novembre un ricorso indirizzato al Sindaco, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente della Commissione Europea, alla Corte dei Diritti Umani e, per conoscenza, agli Organi di Stampa, regolarmente pubblicato, al quale l’Amministrazione Comunale, trasgredendo tutte le vigenti normative in materia, non ha mai dato risposta alcuna ed io sono ancora in attesa per regolarmi di conseguenza. In data 2 novembre 2010, dopo l’avvicendamento dell’Amministrazione Comunale, ho avuto l’accortezza di riproporre quel ricorso all’attuale Amministrazione che, con altrettanto esercizio del silenzio di fronte alle richieste dei cittadini, è rimasta più muta che mai ed io sono ancora in attesa. Ecco, caro dott. Turi, io non sono un evasore, anche perché la mia posizione è ben nota al fisco ma sono un soggetto con un contenzioso in atto con la Pubblica Amministrazione Comunale di Andria e il fatto che abbia provveduto a versare solo degli acconti, in base a somme che io ritengo essere giuste e fondate, è una procedura normale che non deve scandalizzare nessuno, tranne coloro che, a tempo, intervengono in questioni squisitamente politiche per affondare colpi per altre finalità e, guarda caso, lo si fa sempre verso coloro che manifestano pensieri, posizioni e azioni di dissenso rispetto alla Cupola del Potere. Ma questa è cosa nota e a Vincenzo Santovito non fa paura.

Quell’articolo del Suo Giornale, quindi, non Le fa onore e tende, in maniera cattiva e spregevole, di gettare fango sulla mia persona e sulla mia Famiglia diffondendo dati che sono coperti da privacy e che Lei non dovrebbe neanche possedere o che qualcuno non avrebbe dovuto darLe e che avrebbe dovuto analizzare attentamente prima di divulgare in maniera impropria.

A tal proposito Le consiglio, visto che ha dimostrato di essere in grado di accedere alle fonti del potere di informazione, di raccogliere e di pubblicare i dati di quelli che sono stati definiti gli evasori della suddetta tassa e che per bocca dei maggiori esponenti politici ammontano a decine di migliaia, tanto è oltre il 50% della popolazione andriese che non pagherebbe. Visto che c’è faccia anche un’altra cosa: vada a chiedere a quelle decine di migliaia di persone a chi hanno dato il loro voto elettorale e se coloro che glielo hanno chiesto hanno prima fatto la domanda “siete evasori oppure no?”. Da questo Lei, caro Direttore, deve prendere le distanze invece di diffamare gratuitamente gente che ha sempre lavorato ed è sempre stata al servizio vero della città, mai prezzolato ma sempre onesto e passionale. Non so cosa ne pensi l’Ordine dei Giornalisti cui la presente viene altresì inviata ma se ci sono decisioni da assumere lo facciano immediatamente perché è giusto sia così. Non utilizzi, caro Direttore la forza del Suo giornale per infierire ancora senza contraddittorio e la prossima volta provi a chiamare telefonicamente il Suo interlocutore, come fanno tutti i giornalisti seri e professionisti, in modo da pubblicare anche l’altrui opinione e non solo quella dei fantasmi che non si firmano. Il fatto che dell’intera manifestazione e delle decine di nostri comunicati stampa non siano da Voi mai presi in considerazione è la dimostrazione di quanto abbiate snobbato il diritto di informazione.

Se vuole contattarmi lo faccia senza timori. Ho da dirLe tante altre cose che probabilmente non sa o forse volutamente non Le riferiscono. Non abbia timore, sono una persona seria, corretta e responsabile, lo sa bene anche la Polizia e gli stessi che leggendo l’“articoletto” hanno goduto da morire ma dovrebbero solo vergognarsene.

Io, caro Direttore, ho già scritto la mia storia e sono disposto a mettermi in gioco ogni giorno, non avendo molto altro da perdere. Mi auguro che Lei possa fare altrettanto senza l’aiutino di nessuno o addirittura avendo la lealtà di rifiutarlo come l’ho rifiutato io in tante circostanze, mantenendo intatta la mia dignità e non svendendola a nessuno.
AUGURI

Il Presidente: Vincenzo Santovito

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