Aspettando i roghi di San Silvestro
Stiamo attendendo con trepidazione la notte di San Silvestro, ovvero la notte in cui chiunque può fare ciò che vuole, può liberamente appiccare fuoco a qualsiasi cosa. Una notte in cui i roghi si moltiplicano in tutta la città , in pieno centro come in periferia, senza che nessuno muova un dito o che, semplicemente, si scandalizzi. La notte in cui i vigili del fuoco intervengono verso le 4.30 del mattino, quando ormai è inutile, dopo aver spento tutti i roghi di Barletta. E' considerata una cosa normale, di routine, quasi un simpatico modo di festeggiare. Come è anche normale che una città di quasi 100mila abitanti non abbia un distaccamento dei Vigili del Fuoco, che ovviamente danno la priorità agli incendi di Barletta, trovandosi sul posto.
Di vandalismo si parla spesso: di quello che accade invece l'ultimo dell'anno non parla nessuno, perchè alcuni sono impegnati a festeggiare, come è giusto che sia, altri a divertirsi con i botti, altri ancora ad appiccare incendi. Non c'è tempo nè voglia di indignarsi!
Un primo assaggio si è avuto proprio qualche sera fa: sono stati bruciati alcuni cassonetti su via Firenze; le fiamme hanno annerito alcune colonne dei porticati della via. Cassonetti distrutti, palazzo annerito. Una sorta di prova generale.
Di seguito il resoconto della notte di San Silvestro dello scorso anno.
UN ANNO FA: 31/12/2006
Nella notte di S. Silvestro sono stati bruciati decine e decine di cassonetti. Quelli di plastica, completamente sciolti, si sono "spalmati" al suolo ricoprendo il marciapiede di una crosta nerastra. I contenitori e i cestini dei rifiuti hanno resistito, ma sono evidenti i segni dell'incendio. I vigili del fuoco sono arrivati da Barletta solo alle 4.30, mentre tutta la città era in fiamme già dalle 12.00-1.00. Nessuno, ovviamente, nel frattempo ha mosso un dito. La gente ci passava davanti senza fare nulla, come se fosse normale che ogni 50 metri ci fossero fiamme alte che bruciavano e danneggiavano tutto. Tutto ciò accadeva in pieno centro (piazza Catuma, di fronte ai Magazzini Get o al Noir, viale Crispi, via Vittoria, ovunque), era tutto un focolaio. Non osiamo immaginare cosa sia accaduto nelle periferie. Abbiamo visto passare con nonchalance anche una pattuglia: hanno visto, e sono passati oltre. Certo, non potevano spegnerli loro gli incendi, ma almeno fare qualcosa, fermarsi, scendere dall'auto, parlare con qualcuno...i vigili del fuoco sono stati chiamati (abbiamo parlato direttamente con loro) solamente 10 minuti prima del loro arrivo (quindi intorno alle 4.15); ciò significa che nemmeno le forze dell'ordine li avevano chiamati prima, quando sono stati visti girare in centro da "spettatori" (intorno all'1 di notte). Non riusciamo a credere che nessuno abbia chiamato i vigili del fuoco nell'intervallo tra le 12 e le 4.15 ! Non osiamo immaginare cosa sia successo in piazza Catuma (appena risistemata, pulita, nuova) con ben due cassonetti sciolti (quelli nella foto) o vicino ala chiesa di S.Agostino, nel centro storico, in cui le fiamme lambivano la facciata laterale della chiesa. No comment. Nei giorni seguenti i cassonetti sono stati tutti sostituiti, ora sono nuovi di zecca. Però la plastica sciolta non è stata rimossa, semplicemente ci hanno appoggiato sopra il cassonetto nuovo. Costava tanto rimuovere quella crosta nera? Ma... E' assolutamente normale che accada tutto ciò, perchè ci si meraviglia? Cosa c'è di strano? Succede tutti gli anni, e in tutte le città limitrofe! Sai che novità ...anche il vigile del fuoco non ci faceva caso, era rassegnato. "Anche a Barletta è successo", diceva. Tra l'altro il fatto è considerato così ovvio, scontato e banale che non ne ha parlato nessuno sui cosiddetti "organi di informazione", che sono sempre impegnati ad affrontare ben altri gravi problemi, come il difensore civico e i laghi di via Paganini.
Quest'anno, almeno in centro, c'è la novità del Capodanno in piazza Catuma. Che possa costituire un deterrente per i piromani, almeno per le vie centrali? Ne dubitiamo fortemente, ma ce lo auguriamo davvero.
Adam Monroe