Spostamento mercato settimanale di Andria: la montagna ha partirito il topolino

Intervento sulla proposta di sdoppiare il mercato di Andria de "Le Città I Mercati Andria"
Redazione 30 Maggio 2009 notizie 1214
Spostamento mercato settimanale di Andria: la montagna ha partirito il topolino


Lo “sdoppiamento” del mercato settimanale è quanto di più osceno poteva decidere un’Amministrazione cosiddetta “democratica”. Andria rappresenta, nell’ambito regionale, il più alto numero di Operatori su aree pubbliche. Non solo, molti comuni della Regione Puglia e fuori Regione, hanno sempre provato a perseguire l’obiettivo di “sdoppiare” i mercati, per portarli al fallimento, ma grazie alla ferma opposizione, anche con ricorsi, e soprattutto grazie alle lotte che gli Operatori andriesi hanno fatto in tutti i comuni, si è sempre impedito che questo malvagio disegno andasse in porto.
Tornando al Caso Andria, è ovvio che questa soluzione, demagogica ed elettoralistica scatenerà alcune condizioni penalizzanti: innanzitutto gli Operatori che andranno ad operare nella Zona Stadio (tantissimi, quasi metà mercato) saranno condannati a chiudere ben presto le loro attività, perché i consumatori preferiranno la nuova area della 167 Nord e poi perché i più penalizzati saranno i giovani commercianti, oltre 300, in quanto, in base alla graduatoria, sceglieranno i posteggi per ultimi , cioè quelli nella vecchia area.
Tale decisione risulterebbe, quindi, fortemente discriminante in quanto divide la Categoria tra Operatori privilegiati e non.
La decisione di “spezzettare” il mercato è altresì illegittima in quanto la vigente legge regionale parla di “accorpare” i mercati periodici e non di “dividerli”. Quando si parla di mercati “di servizio”, invece, ci si riferisce ai mercati rionali, come quello già deliberato ad Andria nel Rione San Valentino, che il comune di Andria non vuole, anche se continuiamo ad attendere risposte alle nostre tantissime comunicazioni perché si possono ottenere i fondi regionali per la sua realizzazione. Aspetta e spera.
La nuova proposta di sdoppiare il mercato settimanale è il chiaro frutto di un compromesso politico-partitico: siamo in campagna elettorale e la minaccia dei residenti della Zona 167 Nord di non andare a votare (NESSUNO DEI CANDIDATI, DI UNA PARTE O DELL’ALTRA) ha inciso su tale decisione, che non sfiorava neanche la mente dei nostri Amministratori locali, che hanno sempre rifiutato tale ipotesi “vecchia”, già presentata sin dall’anno 2003, sempre per motivi elettoralistici, da Soggetti che hanno avuto, nel tempo, la responsabilità di aver portato la nostra città a questo punto.
La regola predominante nella politica locale è sempre la stessa: “dividi e domina”.
Se veramente fosse stata della Pubblica Amministrazione “l’idea” dello sdoppiamento l’avrebbe presentata prima, facendo anche risparmiare ai residenti oltre 15 mila euro per i costi sostenuti, dopo aver perso il ricorso al TAR. Soldi che oggi lo stesso comune chiede ai residenti per “incassare”.
Altro che Buon Padre di Famiglia!
A questo punto, però, ci chiediamo:
1. perché le tante ipotesi di riordino del mercato nell’attuale sito, lasciando libera la zona interna della villa per i lavori, è sempre stata scartata? Questa ipotesi si che avrebbe evitato problemi ai residenti della Zona 167 Nord e non avrebbe fatto perdere 10 anni di inutili discussioni.
2. perché non si mai posta in discussione la nuova proposta della Consigliera Pina Marmo, osteggiata dai suoi stessi sostenitori ma, fattibile, con i dovuti correttivi?
3. perché non si pensa di trasferire comunque il mercato intero, dando seguito alle decisioni del Consiglio Comunale, lasciando libera la viabilità, quindi con un mercato “ a fila unica” e l’utilizzo dei piazzali, in modo da riservare la corsia di viabilità ai residenti, come gli stessi residenti hanno sempre chiesto? Perché non si è mai cercato un dialogo con le Associazioni su questa ipotesi, alla luce della nuova situazione creatasi?
4. perché solo oggi qualcuno si accorge che esistono anche i residenti di via B. Buozzi e Via A. Grandi, mai tenuti in considerazione nonostante le loro tante proteste, nel corso degli anni?
Ci sarebbero tanti altri perché che meriterebbero una doverosa risposta ma sorvoliamo, ora.
La nuova proposta della Pubblica Amministrazione di sdoppiamento del mercato non è vero che risolverà i problemi “di movimento” dei residenti nella zona 167 Nord. Tali residenti si troveranno comunque in grande difficoltà a causa della grande affluenza di consumatori, tutti riversati nella nuova zona in quanto nella vecchia non ci andranno più.
Il caos sarà generale con l’occupazione delle corsie di scorrimento.
Tutto questo si vedrà dopo la campagna elettorale e “passata la festa, gabbato lu Santo”.
Tutto tornerà in discussione e non si farà niente.
Tutti i buoni propositi e le aspettative create nei residenti andranno a farsi benedire.
Per quanto riguarda, poi, le Forze di Polizia Municipale: come faranno queste a controllare e sorvegliare DUE mercati?
Ci sarà un numero sufficiente di Agenti all’uopo destinati?
A nostro parere succederà che “la zona emarginata” dello Stadio sarà presa d’assalto dai venditori abusivi di tutti i tipi, che troveranno in quell’area “la nuova Zona Franca”, visto che il problema dell’abusivismo commerciale ad Andria è tanto diffuso, basti girare per la città per rendersene conto.
Dulcis in fundo, si parla ora di trovare un’area attrezzata per la collocazione di tutte le attività su aree pubbliche. Ebbene il sottoscritto da anni si è battuto per raggiungere questo obiettivo, non solo, abbiamo come Consorzio ottenuto un finanziamento regionale per attrezzare un’area mercatale proprio nella città di Andtria. Il Consiglio Comunale dei “sapientoni” di questa città bocciò “bipartisan” quel Progetto, facendoci restituire denaro pubblico alla Regione Puglia, nonostante dalla stessa Regione plaudirono al nostro Progetto innovativo e rivoluzionario per il commercio sulle aree pubbliche. Ci trovavamo e continuiamo trovarci, purtroppo, nella città sbagliata.
Allora di cosa si sta parlando? Di aria fritta?
Se la Pubblica Amministrazione deciderà di fare l’are attrezzata si scordi che possa “gestirla” con affidamenti diretti, senza seguire la prassi del Bando Pubblico per la gestione del Progetto.
Nessuno affidamento clientelare.
I nostri Amministratori “incoscienti” se lo scordino.
Attenzione, se passa l’ipostesi dello sdoppiamento del mercato, i problemi per i nostri Operatori si moltiplicheranno su tutti i comuni che tenderanno ad imitare questa sciagurata ipotesi, solo per allontanare ciò che ritengo essere un problema, cioè il mercato e non per imitare quello che vorrebbe fare il comune di Andria perché è giusto e bello.
Ci auguriamo che gli Operatori e le loro Associazioni di Categoria sappiano dare una dura risposta a tale decisione.

Il Presidente pro - tempore
Michele Montaruli

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