Prefettura mobile per la provincia Bat

Forse trovata la soluzione buona per tutti
Redazione 05 Ottobre 2007 satiricomix 1858


L’annosa questione “Sesta provincia”, trascinata stancamente per lunghi quanto inutili meeting tra i rispettivi sindaci, e ostacolata da mai risolti attriti campanilisti, potrebbe trovare una soluzione adeguata in un progetto edilizio senza precedenti, che secondo gli osservatori costituirebbe, in una prospettiva futurista, un sicuro volano per lo sviluppo della cosiddetta “Provincia policentrica”, e in particolare della Bat.

L’idea proviene niente meno che dalle Università di architettura e ingegneria di Tel Aviv, dove diversi gruppi di ricerca stanno da tempo studiando metodi di insediamento edilizio idonei a esigenze di sicurezza sempre più pressanti e strutturate.

Ecco dunque venire in soccorso l’idea del “Palazzo itinerante”, o “Prefettura mobile”, come qualcuno l’ha ribattezzata in base alla situazione locale.

In sostanza, si tratterebbe della costruzione di un edificio adibito a Prefettura che sia in grado di spostarsi autonomamente da un Comune all’altro della costituenda provincia, in modo da ripartirvi equamente la presenza nell’arco dell’intera giornata: otto ore a Barletta, otto ad Andria, e otto a Trani, senza un solo minuto di sfasamento (in caso di errore, i minuti ingiustamente fatti propri da un Comune rispetto agli altri, verrebbero proporzionalmente decurtati nella giornata successiva).

L’attuazione del programma di “Prefettura mobile” conta su due diversi progetti, entrambi già depositati in copie diverse presso le rispettive presidenze delle giunte comunali.

Il primo si fonda sulla realizzazione di un sistema di scorrimento a rotaie, sulle quali lasciar scivolare l’edificio negli orari stabiliti, a mo’ di treno.
All’uopo verrebbero costruiti tre binari ferroviari da riunirsi in un punto preciso dell’agro provinciale quanto più possibile equidistante dai tre Comuni (eventuali discrasie di ordine spaziale verrebbero proporzionalmente tenute in considerazione nella successiva distribuzione degli orari grazie a un complicato sistema di conversione fra grandezze diverse).
E’ ovvio che un’opera del genere presenti notevoli implicazioni d’impatto ambientale, in particolare per Andria, giacché, secondo i consulenti interpellati dal Comune, per far posto alla “Bat Ferrovia” dovrebbe essere rasa al suolo la Villa Comunale.

Molto più fattibile invece appare il secondo dei due progetti: quello della “Prefettura deambulante”. In termini pratici, verrebbero piantate sotto le fondamenta dell’edificio due gambe meccaniche retrattili, manovrabili in base a un sistema idraulico di fabbricazione russa, e alimentate dai pannelli solari da collocarsi opportunamente sulla terrazza dell’edificio stesso.

Quest’ultimo progetto sembra piacere all’amministrazione regionale, che ne ha già richiesto copia.

Il sindaco di Barletta Maffei pare disposto ad accettare la soluzione, a patto che il pacchetto di otto ore destinato alla sua città non venga spostato rispetto a una forbice che va dalle ore 9.00 fino alle 18.00.

E. A.

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