65 anni fà l'eccidio delle sorelle Porro ad Andria

Riflessioni del movimento Andria3 nel giorno in cui ricorre l'anniversario del martirio
Redazione 07 Marzo 2011 notizie 1336
65 anni fà l'eccidio delle sorelle Porro ad Andria


Chi erano le sorelle Porro? Perché di tanto in tanto questo cognome ritorna dal passato a ricordarci, a ricordare che...cosa?

Tragici eventi accaddero nel marzo di 65 anni fa.

Chi c'era? I testimoni capaci, in quegli anni, d'intendere e di volere, oggi avrebbero tra gli 80 e gli 85 anni. Si dovrebbero interrogare. Si dovrebbero far parlare nelle scuole, ai bambini del 2011.
A parlare di come si stava nel dopoguerra.

Dopoguerra: povertà e miseria unici imputati al processo? E i conti da regolare con i padroni refrattari ad eseguire assunzioni "forzose" ordinate per esigenze di ordine pubblico dove li mettiamo? E dove mettiamo 30 anni, in cui, prima la grande guerra e poi il fascismo, avevano determinato il congelamento delle riforme, delle rivendicazioni, delle lotte contadine e della coscienza di classe? Si era passati dall'essere contadini del Sud ad assere soldati, fascisti, futuri colonizzatori di nuove sponde, ricordate, la Libia e Omar Muktar, di cui Gheddafi ha vendicato le offese, la caccia, la morte, incollandosi al petto la sua effigie e facendosi baciare la mano da un palazzinaro e pubblicitario di nome Berlusconi?
Ma torniamo a quell'Italia, a quel Sud, a quella Puglia e alla città di Andria, popolosa quanto povera. Tornano i soldati, tornano ad essere contadini. Tutti contadini? Sì.

Tutti pronti ad essere sottomessi? Questo no.

C'è chi li difende, c'è chi li controlla. C'è chi vuole accendere le miccie di una polveriera gigantesca.

Facinorosi? Agitatori? Nemici del popolo? Questo non si saprà con certezza.
Si sa che Giuseppe di Vittorio era lì, quel 7 marzo del '46, per parlare ai contadini, per calmare la piazza, ormai ai ferri corti con le istituzioni dopo giorni di insurrezione violenta.

Degli spari, provenienti dal palazzo Porro, proprio di fronte al Municipio.
Poi l'assalto. Altri spari, dal palazzo ci si difende, si soccombe.

Le donne strappate alle faccende di casa. I corpi abbandonati in via Bovio. Dopo, solo il silenzio, e una fredda notte di marzo che consegna i capri espiatori di un confronto di classe.

Di ideologie e partiti. E che richiede altri capri espiatori.
Pagarono anche contadini innocenti? Sicuro. 130 imputati per 6 ergastoli e 826 anni di reclusione.

Ma è tutto così lontano, oggi.

Disoccupati, si diceva... Tanti? Vecchie storie...

Oggi, a pensare a queste vecchie storie, scende una nebbia sottile, che, come nei film, piano piano tutto offusca, tutto rende quasi "sognato".

Ma è successo veramente? Ma è la stessa città che si agitava, che ammazzava carabinieri e affrontava i carri armati dell'esercito su via Barletta (bloccandoli), per ottenre il diritto a lavorare?

A vivere, a guadagnare un posto in questa periferia d'Europa?

E chi oggi guida questi SUV per le stesse strade, lasciandoli in doppia fila su via Giovanni Bovio per pagare la rata del maxischermo full-hd, sono i nipoti di quegli stessi uomini e quelle stesse donne che stentavano a mettere un piatto sulla tavola? Forse sì, forse, no. Forse è stato solo un sogno , nulla è accaduto, e sui libri di storia non sempre si dice la verità.

Altrimenti Andria avrebbe da tempo reso onore ai caduti di quella guerra per il pane.

Non per farne dei santi o degli eroi, ma per ricordare ciò che è stato. Contadini, nel bene o nel male lo si è stati tutti, qui ad Andria. Lo si è ancora.

E dov'è un segno che ci ricordi ciò che è stato? Forse ci si vergogna?

E poi, ci sono ancora andriesi in lotta contro lo Stato? Certo, ma in maniera diversa.

Si lotta per fare ciò che si vuole ad un territorio ancora alla periferia d'Europa. Una provincia di un'impero diverso, fatto di grosse truffe, di spietramenti, di traffici di droga, di usura ed estorsioni, di minacce.

Alla faccia di quei contadini.

Vi ricordate "Stanno tutti bene", quel film di Tornatore con Mastroianni, recentemente rifatto ad Hollywood con Robert De Niro? Un padre va a trovare i figli sparsi in giro per l'Italia e scopre che di lui non vogliono saperne poi tanto, non hanno tempo...

Ecco, se quei contadini venissero a trovare i figli e i figli dei figli non penso che si riconoscerebbero poi tanto...

Certo a vederli, giovani hidalgo a cavallo del proprio Suv, esclamerebbero: "Stanno proprio TUTTI bene!!!"

Ma proprio tutti?

In apparenza sì. Sarebbe bello tingere di rosso tutte le banconote, gli euro derivanti da operazioni illegali...vedere chi spende, chi guadagna, chi reinveste...e su che cosa si regge veramente l'economia di questo paese, pardon di questo Comune, pardon di questa Città.

Forse la rabbia e la violenza scatenate da miseria e disoccupazione, come la valvola di sfogo di una pentola a pressione, aiutate dal non avere nulla da perdere e dalla sfiducia nel futuro, se pur esecrabili comportamenti, hanno dati buoni frutti! Stiamo tutti bene!

Buoni frutti? Agli avi l'ardua sentenza! Si stava meglio quandi si stava peggio?


Il Movimento Politico Culturale Andria3


Per saperne di più:
Federico Pirro La fame violenta. Il linciaggio delle sorelle Porro. Palomar, 2005
Una puntata della grande Storia è stata dedicata a quegli eventi, con interviste a Deodato Morgigni, ed è andata in onda qualche anno fa su Raitre.

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