Andria città sporca: non è il titolo di un film ma una beffa

Intervento di Vincenzo Santovito Presidente LAC
Redazione 30 Novembre 2011 notizie 1044
Andria città sporca: non è il titolo di un film ma una beffa


Se è vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi è anche vero che la beffa è sempre dietro l’angolo, quindi nel giorno della scadenza dell’avviso di pagamento della Tassa Rifiuti Solidi Urbani aumentata di oltre il 40%, potremmo definire ANDRIA CITTA’ SPORCA e non sarebbe il titolo di un film.
Nel giorno in cui la città è piena di volantini che pubblicizzano la splendida manifestazione internazionale chiamata “Qoco 2011 – Girolio d’Italia”, con il chiaro ed esplicito intento di attrarre nella nostra città decine di migliaia di visitatori pronti ad invadere il centro urbano dando anche sollievo alle tantissime attività commerciali che stanno investendo soldi propri in promozione anche grazie all’efficace Progetto Misto che pubblicizza un Centro Commerciale Naturale all’Aperto, ancora una volta dimenticando le nostre periferie dove i negozi storici stanno morendo tra la quasi totale indifferenza di pupazzi e paparazzi, in città non si parla d’altro: immondizia, sterco, rifiuti, lerciume, luridume e pattume vario sembrano dare un forte aiuto al noto cabarettista Pino Campagna atteso nuovamente, dopo solo qualche mese dalla sua recente esibizione, ancora nella nostra amata città, “questa volta per uno spettacolo gratuito e aperto a tutti”. Come tutti gli altri?

Non sappiamo cosa pensino a Torino dove recentemente è stata presentata alla stampa nazionale la XII Edizione della Manifestazione andriese Qoco ma sicuramente Andria, Tokyo, New York, Torino e Genova sono unite da quel gustosissimo "filo" verde che è l'Olio Extravergine di Oliva Coratina ma diverse per il decoro urbano delle città e per il servizio di raccolta rifiuti.

Altro che Belpaese, quì bisognerebbe avviare un’indagine per conoscere chi siano i veri sporcaccioni e chi continua a nascondere faccia e responsabilità rispetto ad un problema di carattere sociale ma anche igienico-sanitario che da tempo è sotto la lente della Magistratura grazie ad un esposto e un’inchiesta in corso.

Come si fa oggi a chiedere aumenti della tassa rifiuti a cittadini che non riescono più a far fronte al bilancio familiare? A cittadini che stanno anche rinunciando ad utilizzare le automobili (ve ne siete accorti o no che ad Andria non circolano più auto? E non certo per risposta agli appelli dei falsi ambientalisti ma comunque ci piace) perché non hanno più i soldi per gasolio, benzina e assicurazioni che aumentano ogni giorno senza che nessuno intervenga, tranne qualche benemerita Associazione, oltre alla nostra?

MA I POLITICI LOCALI DOVE SONO?

Ma qualcuno ha forse detto o scritto che nonostante danni sociali illimitati le poltrone non si possono muovere?

Eppure ricordiamo che una volta non era così. Anche i politici avevano una coscienza e sapevano quando era il momento di mollare l’osso.

Se non ora, quando?

Qualcuno disse: “dietro un osso ci sono cento cani” e questo fa intendere la situazione che stiamo vivendo, a tutti i livelli, anche nazionale dove nonostante il commissariamento della Casta questa pensa ancora di comandare il popolo avendolo già ridotto in mutande.

I giorni ed i provvedimenti che verranno saranno talmente impopolari, ingiusti, vessatori e discriminanti che non servirà più il Sig. Santovito per portare la gente in strada.
In strada la gente ci andrà da sola, con le proprie gambe, senza mutande ma coperta solo con foglie di fico davanti e di dietro. Tra quella gente nessun politico si permetta di mettere piede, di qualsiasi colore sia.

Crediamo che l’intero Settore Ambiente di Andria debba essere commissariato perché l’emergenza rifiuti è uno dei più grandi scempi che si stanno consumando sull’immagine della nostra città ed è una fortuna che i turisti che vanno a Castel del Monte non vengono in città. Quale spettacolo daremmo a tedeschi, francesi, nipponici, cinesi ed europei?

E’ questa l’Andria che vogliamo? No. Noi amiamo veramente questa città e siamo rimasti quì, al contrario di molti sciccosi che l’hanno abbandonata. Se siamo rimasti quì nessuno potrà impedirci di scrivere e di parlare.
I nuovi censori, travisatori, falsi professionisti che spostano continuamente l’asse della realtà, nascondendo i veri problemi e addirittura tramando contro le voci libere e pulite che stanno facendo la storia della democrazia cittadina, completamente sottomessa al potere politico, stiano al loro posto.
Stanno facendo magre figure e soprattutto male a se stessi e alla nostra Comunità cittadina.
CHI LEGGE, SA.

Il Presidente: Vincenzo Santovito

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