VI Provincia: Il Consiglio chiede l'intervento del Governo per la sede degli Organi Istituzionali ad Andria

Andria resta nella BAT
Redazione 12 Dicembre 2007 notizie 984


Il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza, 32 voti favorevoli contro 8,la proposta di delibera con cui si chiede al Governo di attivare tutti gli strumenti necessari a rendere operativa l'attribuzione ad Andria della sede legale della VI^ provincia. La delibera è stata votata intorno alle 4 di questa mattina.

L'emendamento, che ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza di centro-sinistra e di Forza Italia, prevede questo dispositivo letto in aula dal consigliere comunale Vincenzo Antolini: "Il Comune voti affinchè il Governo attivi tutte le procedure previste dalla legge, anche attraverso puntuale emendamento da apportare alla legge istitutiva della provincia, onde fornire forma giuridica certa all'indrizzo espresso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che riconosce, nel principio del policentrismo, che Andria divenga sede definitiva degli organi istituzionali evidenziando l'immediata disponibilità per tale finalità di Palazzo Carafa immobile di proprietà comunale; di indicare quale termine ultimo il 31 gennaio 2008 e stabilire che, in difetto di avveramento delle predette richieste, il Comune attiverà tutti i provvedimenti previsti dall'art.133 della Costituzione per la sua uscita dalla circoscrizione della provincia Bat".

Durante il dibattito il Sindaco, avv. Vincenzo Zaccaro, ha invocato concretezza e responsabilità come obiettivi-guida da seguire in tutta la vicenda. Ha anche ricordato il filosofo Platone che, a proposito della sede della Repubblica, la individuava non vicino il mare nè in montagna, ma nel mezzo perchè luogo abitato da persone concrete e responsabili, non levantine ed abituate ai traffici marittimi ovvero troppo chiuse perchè poco spinte a scambi e contatti. Nella sua opera, aggiunge il Servizo Comunicazione, Platone distingueva la società in 3 gruppi principali: i governanti dotati di sapienza; i custodi dello Stato dotati di coraggio ed infine i crematisti che producono e scambiano provvedendo all'ergon, al lavoro-opera.

Fonte: sito del Comune di Andria

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