Nunzio Liso: riflessione sul voto di sfiducia al Sindaco Zaccaro

Il candidato Sindaco per il centro-sinistra traccia un suo bilancio rispetto al Consiglio Comunale del 2 febbraio
Redazione 05 Febbraio 2010 notizie 936
Nunzio Liso: riflessione sul voto di sfiducia al Sindaco Zaccaro


L’andamento del dibattito consiliare sulla sfiducia al sindaco Zaccaro e l’esito della votazione, pur largamente insufficiente a conseguire il paradossale risultato di sciogliere il consiglio comunale a pochi giorni dal termine naturale della sua operatività, ha confermato alcune valutazioni già fatte dal centro sinistra e dalla stragrande maggioranza del PD nelle scorse settimane ed impone ora delle scelte conseguenziali.

Va in primo luogo rimarcata l’esigenza di riconoscere in Vincenzo Zaccaro un amministratore capace, un politico coerente e una persona in grado di separare l’impegno per il bene comune e la competizione politica nel partito dai propri destini personali. Peraltro questi tratti sono stati ben riconoscibili anche nella sua coerente e coraggiosa decisione di rinunciare a partecipare alle primarie del centro sinistra, da lui stesso volute e incoraggiate, dopo gli ostracismi subiti in via pregiudiziale dall’Italia dei Valori e da alcune persone del Partito Democratico che ora non si sono opposte alla mozione di sfiducia.

Credo vadano parallelamente stigmatizzate la doppiezza politica di certuni, i loro retropensieri e le ambiguità di chi, come il consigliere Fratepietro, senza esplicitare l’uscita dal PD, vota la sfiducia al sindaco che ha sostenuto in questi anni e che rappresenta tuttora uno dei principali esponenti del partito. E’ evidente che sono stati proprio questi comportamenti, insieme con gli esasperati personalismi e i troppi cambi di casacca, a impaludare e a minare in questi anni l’azione amministrativa.

Oggi che il centro sinistra, con l’espletamento delle primarie, ha dimostrato di voltare pagina e di poter esprimere una candidatura a sindaco, così come alla Presidenza della Regione, fortemente voluta dai suoi elettori e dunque più libera dai condizionamenti dei partiti e delle singole persone e dal gioco estenuante della contrattazione su tutto e su tutti, deve esplicitare a tutto l’elettorato andriese, la capacità di continuare in questo percorso sino in fondo.

E’ dunque adesso necessario un profondo rinnovamento delle liste elettorali, a partire proprio da quella del PD, per renderle “pulite” politicamente, al di là di personali giudizi di carattere etico. Chi per anni ha caratterizzato il suo comportamento con continui equilibrismi o giravolte e con mancanza di coerenza politica e di rigore, è giunto il momento che abbandoni l’amministrazione della città o perlomeno lasci la nostra coalizione di centro sinistra. Ciò non costituirà da solo la garanzia del buon governo, ma certamente ne sarà la sua precondizione. E in ogni caso tale “pulizia” sarà la condizione perché da candidato sindaco io possa stipulare rapporti di collegamento con le liste. Credo infine che essa potrà rappresentare un ulteriore motivo per riappassionare alla politica tanti elettori di centro sinistra e tanti altri cittadini che vi avevano perso entusiasmo ed interesse.

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